lunedì 29 febbraio 2016

Kristyna Pliskova regina a Kreuzlingen, ma che Sadikovic!


Kristyna Pliskova ha vinto il torneo di Kreuzlingen, in Svizzera, dotato di un montepremi di 50.000 dollari, battendo in finale un'ottima Sadikovic. Per la ceca si tratta del nono successo in carriera a livello Itf

Kristyna Pliskova regina sul lago di Costanza. La tennista di Louny ha conquistato l'importante torneo Itf di Kreuzlingen, sconfiggendo nell'ultimo atto una tenacissima Amra Sadikovic dopo due tiebreak di una finale più equilibrata del previsto.

Occorre tuttavia fare un rapido passo indietro, alle semifinali, che incolpevolmente non siamo riusciti a trattare in tempo reale. Nella giornata di sabato, dunque, Amra Sadikovic, che venerdì era sopravvissuta a due match point consecutivi contro Ivana Jorovic, ha vinto un'altra battaglia dal sapore di miracolo al tiebreak del terzo set, dopo aver rimontato un break al nono gioco del parziale decisivo mentre Ekaterina Alexandrova, che aveva conquistato il primo set, stava servando per l'incontro. Gran torneo anche per la russa, in ogni caso: sarei molto stupito se alla fine dell'anno, scorrendo la classifica, non la ritrovassi tra le prime duecento del mondo. Pathos in quantità decisamente inferiori nell'altra semifinale, dove la futura campionessa Pliskova si è sbarazzata molto facilmente di Kateryna Kozlova, battendola con il netto punteggio di 6-2 6-4: al netto della settimana di grazia attraversata dalla ceca, mi pare che Kateryna stia attraversando un momento di palese flessione e stia facendo fatica a confermare gli obiettivi che pareva si fosse data nella parte finale della scorsa stagione.

L'ultimo atto, dunque, ha visto opposte la testa di serie numero due nel ruolo di grande favorita e Amra Sadikovic, che ha svolto la parte di perfetta padrona di casa portando la bandiera rossocrociata sul centrale di Kreuzlingen fino all'ultimo giorno del torneo. La facilità con la quale i servizi hanno avuto ragione delle risposte ha fatto sì che l'andamento del match assumesse i connotati di una sfida tra maschietti, se consideriamo la fragilità dei turni on serve in molte partite tra ragazze. Ma Kristyna, si sa, è tra le prime dieci battitrici del circuito, mentre Amra, che pur non disdegnando il fondamentale non lo esegue agli stessi livelli, ha servito per tutta la settimana come da una nuvoletta. Si sono così registrate appena sei palle break complessive in tutto l'incontro di cui due, una a testa,  trasformate: il torneo di Kreuzlingen non poteva che essere deciso da due tiebreak, entrambi finiti piuttosto comodamente nelle mani della ceca, che ha così potuto esporre nella personale bacheca il nono trofeo Itf della carriera.

Amra Sadikovic dev'essere comunque soddisfatta: il suo torneo è stato a dir poco sontuoso, si gode un best ranking di numero 175  e se continuerà a servire su questi livelli, magari provando a migliorare la mobilità nei pressi del fondocampo, potrebbe persino provare a migliorarlo nelle prossime settimane. Kristyna Pliskova, da par suo, chiude una settimana da dominatrice, durante la quale non ha ceduto nemmeno un set ed è parsa davvero di un altro livello nelle situazioni più scottanti. La gemella di Karolina riavvicina le prime cento del mondo - da oggi sarà numero 102 - e continua a esibire una battuta davvero inusuale a queste latitudini e non solo: per me vale le prime settanta, se migliora la parte atletica. Nota di merito, infine, per Ekaterina Alexandrova: sul lago di Costanza ha sfiorato la finale, giocando un tennis propositivo e spettacolare ogni qual volta sia scesa in campo; oggi vedrà il suo ranking salire fino alla posizione 262 ma vale molto di più. Se l'attenzione e la voglia rimarranno quelle mostrate nelle ultime settimane non tarderemo a verificarlo.

Itf Kreuzlingen, semifinali:

A. Sadikovic (SUI) b. E. Alexandrova (RUS)   5-7 6-3 7-6(3)
K. Pliskova (CZE) [2] b. K. Kozlova (UKR) [4]   6-2 6-4

Itf Kreuzlingen, finale:

K. Pliskova (CZE) [2] b. A. Sadikovic (SUI)   7-6(4) 7-6(3)

venerdì 26 febbraio 2016

Quarti a Kreuzlingen tra sorprese e conferme: Amra ci smentisce, fuori Ivana Jorovic. Bene Alexandrova, Kozlova e Pliskova


Alta tensione a Kreuzlingen per i quarti di finale del 50.000 dollari femminile. Sadikovic e Alexandrova avanti a sorpresa; Kozlova e Pliskova sul velluto. Niente da fare per Gioia Barbieri

Amra Sadikovic è la prima semifinalista del torneo di Kreuzlingen, smentendo ampiamente il pronostico di chi vi sta scrivendo. Giusto ieri, in un impeto euforico, mi ero persino spinto a ipotizzare un futura da top 20 per Ivana Jorovic, teenager serba dal potenziale più sconosciuto che sconfinato. E non è detto che la previsione non si avvererà, ma il primo banco di prova è saltato per colpa di Amra da Priliep e della sua crescente concretezza, alla fine di due ore e venticinque minuti di lotta furibonda sul filo del rasoio. La qualità della contesa è stata notevole e se ci fosse stata in palio la semifinale di un International non ci avrei trovato nulla di strano. Il livello tenuto dalle due giocatrici al servizio - entrambe abbondantemente sopra al 70% di punti con la prima palla e sopra al 60% con la seconda, appena 11 palle break complessive in trentadue game giocati - ha fatto si che i primi due set girassero su un paio di punti: un break al nono gioco del primo parziale a favore di Sadikovic e uno nell'ottavo del secondo per Jorovic sono bastati a definire il 6-4 3-6 che ha forzato la partita al set decisivo, dove la battuta è diventata ancor più determinante e il tie break inevitabile. La prima ad avvantaggiarsi disturbando il servizio dell'avversaria è stata la svizzera, subito avanti per 2 a 1, prontamente raggiunta e superata dalla Jorovic, che si è portata persino sul 6 a 4 con due match point a favore e una bella finestra spalancata sulla semifinale. Sulla linea del traguardo, tuttavia, Amra ha trovato la forza di sorpassare, dapprima vedendosi annullare un match point sul 7-6, ma chiudendo alla seconda occasione utile per 9 punti a 7. La Sadikovic affronterà domani in semifinale la vincente dell'incontro tra Ekaterina Alexandrova e Oceane Dodin, in corso in questi minuti.

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Sarà Ekaterina Alexandrova a contendere ad Amra Sadikovic un posto nella finale di Kreuzlingen. La ventunenne russa ha vinto contro classifica, ma le nostre sensazioni erano positive. Ekaterina sta giocando un gran tennis da due mesi e merita un ranking decisamente migliore di quello che si ritrova in questo momento. Il carattere, peraltro, è quello di una ragazza che sta iniziando seriamente a crederci: normalmente, quando la sfavorita subisce il  break decisivo nel dodicesimo gioco del primo set si squaglia. Alexandrova, invece, è scattata dai blocchi del secondo set ancor più cattiva, uscendo con la testa aventi da un nugolo di giochi decisi ai vantaggi e controllando bene o male la partita da quel momento innanzi. Il terzo e decisivo parziale ha assunto una fisionomia definita già al primo game, con il break assestato dalla russa, che si è poi presa l'insidioso servizio della Dodin pure nel nono gioco, chiudendo la partita in un'ora e cinquantuno minuti.

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Molto meno incerti i quarti nella parte bassa del tabellone: Kateryna Kozlova,, numero quattro del seeding, si è imposta in un match senza storia sulla belga Marie Benoit con un doppio 6-2, mentre Kristyna Pliskova ha battuto senza sudare troppo la nostra Gioia Barbieri per 6-4 6-2. Il torneo per la tennista forlivese resta comunque molto positivo.


Itf Kreuzlingen, quarti di finale:

A. Sadikovic (SUI) b. I. Jorovic (SRB)   6-4 3-6 7-6(7)
E. Alexandrova (RUS) b. O. Dodin (FRA) [8]   5-7 6-4 6-3
K. Kozlova (UKR) [4] b. M. Benoit (BEL)   6-2 6-2
K. Pliskova (CZE) [2] b. G. Barbieri (ITA) [Q]   6-4 6-2



giovedì 25 febbraio 2016

Cadono le prime stelle a Kreuzlingen: fuori Witthoeft e Paszek. Avanti Gioia Barbieri


Prime grandi sorprese al 50.000 dollari di Kreuzlingen. La promettentissima russa Ekaterina Alexandrova ha infatti giustiziato Carina Witthoeft, prima testa di serie del torneo. Fuori anche Tamira Paszek, battuta dalla Sadikovic. Bene Gioia Barbieri, che si qualifica ai quarti

Il torneo di Kreuzlingen ha perso nella giornata di oggi le prime due teste di serie: Ekaterina Alexandrova e Amra Sadikovic hanno infatti battuto contro pronostico la testa di serie numero uno Witthoeft e la numero tre Tamira Paszek. La tedesca, prima favorita del torneo, ha ceduto al termine di una durissima battaglia, chiusasi al tibreak del terzo dopo un finale al cardiopalmo in cui pareva aver rimesso in sesto un match quasi perso giusto un quarto d'ora prima. Dopo un primo set vinto per sei giochi a quattro, grazie al decisivo break ottenuto nel nono gioco, Alexandrova si è trovata sotto per 5 a 2 nel secondo, prima di recuperare fino a un tiebreak perso per sette punti a tre. Nel terzo e decisivo parziale la russa, che rischiava a quel punto di subire un esiziale contraccolpo psicologico, ha reagito alla grande, rompendo il servizio dell'avversaria nel quarto gioco e avvantaggiandosi fino al quattro a uno. Ma le rimonte sono state il leitmotiv di questo esaltante incontro e così, anche un po' inaspettatamente, la numero 70 del ranking WTA ha recuperato sino al quattro pari, prima che i servizi facessero la loro parte fino al decisivo tiebreak, sempre condotto da Alexandrova che ha chiuso al terzo match point sul sette a cinque.

Sconfitta molto più netta per Tamira Paszek, terza favorita alla vittoria finale. L'allieva di Andrei Pavel ha perso il primo set dopo aver concesso il break decisivo nel sesto gioco, mentre nel secondo parziale, dopo essersi trovata addirittura sul 4-0, ha subito la clamorosa rimonta della tennista d'origine macedone, capace di vincere cinque giochi di fila dal 2-5 per chiudere sul 6-3 7-5.

Giornata tutto sommato tranquilla per Gioia Barbieri, che ha avuto agevolmente ragione della croata Tena Lukas e ottiene un' importante qualificazione ai quarti di finale. Vince anche la super teenager serba Ivana Jorovic, approfittando del ritiro della belga Bonaventure, che ieri aveva eliminato Cristiana Ferrando, dopo aver vinto il primo set per 6-3. A completare la giornata nera delle teste di serie ci ha pensato Marie Benoit: la belga, numero 296 del ranking, ha sconfitto in modo molto netto Amandine Hesse, anche se la ventitreenne di Montauban non sembrava in perfette condizioni fisiche.

Prova solida, invece,  per la seconda delle tre francesi impegnate quest'oggi: Oceane Dodin, ottava testa di serie, ha superato senza problemi la statunitense Bernarda Pera per 6-3 6-3, mentre Claire Feuerstein, la terza transalpina, è stata eliminata da Katerina Kozlova dopo aver condotto per buona parte del primo set: l'ucraina è così la seconda più alta testa di serie rimasta in gara, la più alta in assoluto essendo Kristyna Pliskova, che si è sbarazzata in due set piuttosto agevoli della wild card elvetica Rebeka Masarova.


Itf Kreuzlingen, ottavi di finale: 

E. Alexandrova (RUS) b. C. Witthoeft (GER) [1]   6-4 6-7(3) 7-6(5)
O. Dodin (FRA) [8] b. B. Pera (USA)   6-3 6-3
A. Sadikovic (SUI) b. T. Paszek (AUT) [3]   6-3 7-5
I. Jorovic (SRB) b. Y. Bonaventure (BEL) [7]   6-3 Retired
M. Benoit (BEL) b. A. Hesse (FRA) [6]   6-2 6-0
G. Barbieri (ITA) [Q] b. T. Lukas (CRO)   6-4 6-2
K. Kozlova (UKR) [4] b. C. Feuerstein (FRA)   7-5 6-4
K. Pliskova (CZE) [2] b. R. Masarova (SUI) [WC]   6-4 6-0




Kreuzlingen, chiuso il primo turno: fuori Cristiana Ferrando, Kristyna Pliskova avanti facile


Si è allineato agli ottavi di finale il tabellone del 50.000 dollari in corso a Kreuzlingen. Cristiana Ferrando perde nettamente contro la belga Bonaventure: la nostra unica rappresentante rimasta in gara è Gioia Barbieri

Si sono conclusi gli incontri di primo turno a Kreuzlingen e la tendenza rimane quella della giornata di ieri: non moltissimi problemi per le teste di serie e qualche partita di livello davvero "superiore". Kristyna Pliskova, sorella minore della top 15 Karolina e testa di serie numero 2 del torneo, ha avuto vita facile contro l'olandese Kerkhove: Kristyna ha lucidato l'archibugio di famiglia, calando ben 12 ace, conquistando il 96% dei punti con la prima palla in campo e concedendo appena una palla break in tutto l'incontro. Ha dovuto affrontare qualche difficoltà in più Kateryna Kozlova, che ha finito per approfittare del ritiro della veterana Razzano, dopo un primo set ceduto malissimo per sei giochi a uno. La tennista ucraina ha ceduto per tre volte il servizio conquistando meno di un punto su tre con la prima, senza peraltro avere una singola possibilità di strappare la battuta all'avversaria. La testa di serie numero 4 ha poi goduto di un vistoso calo di Virginie, vincendo il secondo set per sei giochi a due e portandosi sul quattro a uno nel parziale decisivo, prima di stringere anticipatamente la mano alla ex numero 16 del mondo.

Corsa finita, purtroppo, per Cristiana Ferrando. La tennista ligure, proveniente dalle qualificazioni, si è dovuta arrendere  alla belga Ysaline Bonaventure, testa di serie numero 7 del torneo. Cristiana è apparsa in difficoltà sin dalle prime battute, recuperando immediatamente un break subìto troppo presto ma finendo per cedere via via alla pressione dal fondo della numero 166 del mondo, che a parere di chi scrive vale almeno trenta posizioni più della sua classifica attuale. Il secondo set si è svolto sulla falsariga del primo, permettendo alla belga di accedere agli ottavi grazie a un doppio 6-3.

Per quanto riguarda i restanti match giocati ieri, si registrano le vittorie di Amra Sadikovic, Marie Benoit, Claire Feuerstein e Tena Lukas; della forte russa Ekaterina Alexandrova e della grandissima promessa serba Ivana Jorovic, classe '97 e una top 20 nel destino.


Itf Kreuzlingen, primo turno, seconda giornata:

E. Alexandrova (RUS) b. J. Maleckova (CZE)   6-4 6-4
A. Sadikovic (SUI) b. A. Zaja (GER)   6-3 6-4
I. Jorovic (SRB) b. D. Jakupovic (SLO)   6-3 6-3
Y. Bonaventure (BEL) [7] b. C. Ferrando (ITA)   6-3 6-3
M. Benoit (BEL) b. N. Stadler (SUI) [WC]   6-3 6-0
C. Feuerstein (FRA) b. K. Vankova (CZE)   6-4 4-6 7-5
K. Kozlova (UKR) [4] b. V. Razzano (FRA)   1-6 6-2 4-1 Retired
T. Lukas (CRO) b. X. Knoll (SUI) [WC]   6-1 6-4
K. Pliskova (CZE) [2] b. L. Kerkhove (NED)   6-3 6-4





mercoledì 24 febbraio 2016

Kreuzlingen, primo turno: bene quasi tutte le teste di serie, benissimo Barbieri


Si è conclusa a Kreuzlingen la prima giornata dedicata ai primi turni: avanti tutte le teste di serie tranne Tereza Smitkova, eliminata da un'eccezionale Gioia Barbieri

Si sono giocate oggi sette partite di primo turno a Kreuzlingen, torneo Itf con un montepremi di 50.000 dollari. Le teste di serie, pur in qualche caso impegnate oltre le aspettative, sono riuscite a sbrigliare le rispettive matasse e ad approdare al turno successivo: tutte tranne una, la numero 5, estromessa in due facili parziali dall'ottima Gioia Barbieri. La tennista di Forlì è stata infatti autrice dell'unica vera sorpresa di giornata, facendo fuori la quotata ceca Tereza Smitkova, attualmente posizionata al numero 140 delle classifiche WTA. Gioia ha servito bene - 66% di prime in campo da cui ha ricavato l'83% di punti, concedendo appena una palla break nell'intero incontro - ed è stata molto solida nella gestione dei momenti delicati, che per la verità non sono stati moltissimi, vincendo ben 12 punti in più dell'avversaria. La Barbieri affronterà giovedì in sede di ottavi la vincente dell'incontro tra la wild card svizzera Xenia Knoll e la croata Tena Lukas. 

Per quello che riguarda le altre partite disputatesi, sono degne di nota le vittorie della prima testa di serie del torneo Carina Witthoeft sulla ex numero 7 del mondo Niicole Vaidisova, che sta cercando la strada maestra per tornare a competere ai livelli pre-Stepanek; e quelle di Tamira Paszek e Amandine Hesse, rispettivamente e faticosamente vincitrici sulla qualificata slovacca Rebecca Sramkova e sulla wild card di Vaduz Kathinka Von Deichmann. Notevole anche la performance della teenager elvetica Rebeka Masarova, che ha battuto nettamente l'attuale numero 267 del mondo ed ex finalista del Roland Garros junior Antonia Lottner.

Itf Kreuzlingen, primo turno:

C. Witthoeft (GER) [1] b. N. Vaidova (CZE)   6-1 7-6(5)
B. Pera (USA) b. Dalma Galfi (HUN)   6-4 6-4
O. Dodin (FRA) [8] b. I. Ramialison (FRA)   6-4 6-2
T. Paszek (AUT) b. R. Sramkova (SVK) [Q]   7-6(2) 2-6 6-2
A. Hesse (FRA) [6] b. K. Von Deichmann (LIE) [WC]   6-3 2-6 7-5
G. Barbieri (ITA) [Q] b. T. Smitkova (CZE) [5] 6-3 6-4
R. Masarova (SUI) [WC] b. A. Lottner (GER) 6-4 6-2


martedì 23 febbraio 2016

Itf Kreuzlingen: Ferrando e Barbieri qualificate al tabellone principale


Partirà domani il torneo da 50.000 dollari di Kreuzlingen, il più importante Itf femminile di questa settimana. Nel frattempo si è chiuso il tabellone di qualificazione, che ha visto Cristiana Ferrando e Gioia Barbieri ottenere il pass per il main draw

Il principale torneo Itf femminile di questa settimana è senza dubbio quello di Kreuzlingen, in Svizzera, dotato di un montepremi di 50.000 dollari. In queste ore si sono conclusi i match del turno decisivo del torneo di qualificazione, da cui sono uscite vincitrici le nostre Cristiana Ferrando e Gioia Barbieri. Cristiana, ormai in costante ascesa, ha sconfitto in tre set la tennista filippina Katharina Lehnert, numero 443 delle classifiche mondiali, recuperando la partita dopo un improvviso black out che le è costato il primo parziale. Anche Gioia ha dovuto rimontare un set prima di aver la meglio sulla diciassettenne elvetica Crivelletto, che ieri aveva eliminato Georgia Brescia: la tennista forlivese si è imposta con il punteggio di 6-7(0) 6-4 6-4.

Negli altri due incontri dell'ultimo turno di qualificazione, la tedesca Anna Zaja, numero 483 del ranking, ha approfittato del ritiro della connazionale Carolin Daniels, numero 384, dopo aver vinto il primo set per 6 giochi a tre, mentre Rebecca Sramkova, 372 del mondo e prima testa di serie del tabellone cadetto, ha sconfitto per 7-6(4) 6-0 la polacca Justina Jegiolka, numero 503 delle classifiche mondiali.

ITF Kreuzlingen, qualificazioni, terzo turno:

R. Sramkova (SVK) [1] b. J. Jegiolka (POL) [8]   7-6(4) 6-0
C. Ferrando (ITA) [2] b. K. Lehnert (PHI) [6]   4-6 6-4 6-2
G: Barbieri (ITA) [5] b. J. Crivelletto (SUI)   6-7(0) 6-4 6-4
A. Zaja (GER) [7] b. C.Daniels (GER) [4]   6-3 Retired

lunedì 1 febbraio 2016

Dopo Misaki, la trasformazione: Kerber campionessa in Australia.




Angelique Kerber potrebbe essere il generale Perry, se Misaki Doi fosse la governatrice della prefettura di Kanagawa. Nel 1853 il militare americano sbarcava nervosetto nella baia di Yokohama, metropoli d'origine della piccola tennista giapponese, obbligando l'amministrazione locale ad aprire molti porti commerciali. Lo stesso ha fatto Angelique, sudando in verità qualche camicia in più, per ottenere dalla giapponese il via libera a salpare verso l'impresa di una vita: la conquista del trono australiano. Femmina della specie dei Murray, dunque contrattaccante, caratterizzata da un atletismo debordante e dalla capacità d'infiocinare chiunque menando passanti da ogni posizione, la tennista di Brema, neo campionessa dello slam australe, era stata quasi cancellata all'alba del torneo dalla mancina di Yokohama, in grado d'imbrigliare la Kerber fino quasi a farle perdere senno e partita. "Angie" è mancina lei pure, e proprio dal mancinismo trae linfa vitale per soffocare le avversarie con le proprie curve, ma contro Misaki, com'è ovvio,  il gioco non funzionava: la giapponese rispondeva infatti con poche difficoltà ai colpi effettuati da Kerber con la chela sinistra, e aggiungendo a ciò la buona potenza dei colpi di rimbalzo in rapporto alla minuta stazza , la trappola era presto servita. Fino al match point, appunto, che Doi con il dritto spediva fuori campo consegnando di fatto la partita a Kerber, non prima di averle fatto passare un discreto spavento.

Così la tedesca, che già aveva un piede sulla scaletta dell'aereo per Francoforte,  iniziava un sempre più esaltante viaggio tra le insidie del tabellone. Sempre più sicura, sempre più disposta a violentare un'indole che la prevede procrastinatrice e anche un po' sciacalla, disposta a difendere il possibile e l'impossibile attendendo l'errore della sempre più esausta avversaria. "L'ho capito lo scorso autunno al master di Singapore, dopo quella sconfitta assurda contro la Safarova che mi ha eliminato dal torneo: se manca poco al raggiungimento dell'obiettivo non basta aspettare l'errore di chi ti sta di fronte. Devi rischiare e andarti a prendere ciò che desideri". E sarà pure una considerazione banale, ma qualcosa nella testolina di Angelique è scattata. Lo si è visto nel modo in cui ha dominato le oppositrici che man mano si levava di torno e soprattutto contro la rinata e motivatissima Azarenka, che fino a quel pomeriggio era per il sottoscritto la vera favorita alternativa del torneo. Dopo una partenza spedita e un primo set incamerato, Kerber si trovava sotto prima per cinque a due e tre set point consecutivi, poi per cinque a quattro dovendone fronteggiare altri due, e qui avveniva la sua trasformazione in qualcosa di inedito: ella aggrediva come mai in passato, mentre l'oppositrice diventava sempre più piccola e si ritirava lontana dal campo. Angelica assumeva le sembianze di Azarenka, mentre l'attonita bielorussa si trovava, nolente, a dover interpretare una versione sbiadita della peggior Kerber avvezza al catenaccio.

La finale rappresentava la conclusione naturale di un percorso; un'ultima tappa che molte compagne di spogliatoio avrebbero affrontato con la stessa intensità con cui si affronta una gita scolastica. L'avrebbero vissuta come un premio per il grande risultato ottenuto, e una finale slam certamente è un grandioso risultato, accettando l'ineluttabilità della sconfitta nell'ultima bobina di un film che ha previsto una vincitrice ampiamente designata. Ma Serena, lo si è visto, quando è inquietata da qualche dubbio può anche perdere, e Kerber è la tennista perfetta per incastrare subdoli granelli di sabbia nel potente motore della campionessa. La capacità di difendersi "lunga" anche dagli attacchi più violenti disinnescava l'uno-due di Serena, sovraesponendola al rischio d'errore dal terzo colpo in avanti, mentre la seconda palla mancina, specie quella a uscire, conteneva di gran lunga il pericolo d'essere investita dalla sua proverbiale risposta. Ma tutto ciò non sarebbe stato sufficiente, se la trasformazione da preda a cacciatrice di Angie non si fosse completata in tempo. Priva di tremore nei momenti topici, capace di vincere i colpi più importanti anche in modo ardito, senza aspettare, in definitiva, regali che Serena non è avvezza a fare, Kerber è diventata campionessa slam. 

Cosa succederà adesso? Vincere il primo major passati i ventotto anni di solito pone il vincitore davanti a un bivio: la prima via, quella più comoda, è altrimenti chiamata "della pancia piena", e porta con sé gli effetti di un matrimonio mangiato, bevuto e festeggiato troppo: il grande risultato è stato ottenuto, per qualche mese, forse per tutto l'anno,  ci si può pure rilassare. Si vincerà un'altra prova così importante in futuro? Difficile, se non impossibile. La seconda strada, più impervia, simile a una mulattiera, è invece quella che porta chi mai pensava d'arrivarci a un grado di consapevolezza interiore e fiducia tali da non preclude nulla al futuro (avete presente Wawrinka?). I prossimi mesi daranno risposte a domande che iniziano a diventare interessanti. Interessanti come una storia che non sarebbe diventata tale, se la governatrice Misaki avesse messo in campo quella fatidica risposta di dritto.